Agosto è un luogo, un’emozione, un tempo, dove tutto ciò che accade è reale.

Attorno a questo piccolo borgo paesaggi incantati e senza tempo fanno da sfondo a giochi e scherzi di simpatiche canaglie che rincorrono la spensieratezza dell’infanzia.

L’estate ormai sta per finire e presto bisognerà tornare tra i banchi scomodi delle elementari, ma per due di loro, Francesco e Maria, Agosto riserva ancora molte sorprese.

I due bambini hanno tanti desideri da realizzare e perciò confidano nel magico aiuto di un portafortuna trovato per caso.

Francesco spera di convincere Vincenzo, un vecchio e solitario cestaio, ad insegnargli l’arte e i segreti del suo mestiere, ma l’anziano sembra averlo ormai dimenticato.

Diventare un cestaio, tuttavia, non è certo il suo unico desiderio e la bella e simpatica Maria è sempre più nei suoi pensieri.

Non tutti i desideri si potranno realizzare, ma i sogni dei due bambini conducono in un viaggio emozionale attraverso luoghi e situazioni che rievocano epoche passate, in una storia di sentimenti che affiora nell’innocenza di due fanciulli che si avvicinano all’amore.

Un work in progress, senza sceneggiatura, in cui l’improvvisazione e la verità dei personaggi diventano racconto.

Agosto è un film che cerca di dare una forma cinematografica alla semplicità.

Nato dall’idea di realizzare un film-documentario sull’antica arte di un cestaio di un paesino calabrese,  come per magia, si è imprevedibilmente trasformato in un discreto e romantico racconto dall’atmosfera bucolica, in cui quasi tutti i personaggi del posto si sono fatti interpreti della loro stessa vita.

L’unione tra attori professionisti e gente di strada ha creato un rapporto simbiotico e alterato tra ciò che era reale e ciò che era finzione, fino a confondere le due realtà parallele e dare vita ad un’altra realtà, carica di poesia, magia e sentimento.

In omaggio al neorealismo italiano si è scelto di raccontare le suggestioni di luoghi e d’atmosfere prive di tempo, senza attenersi ad una sceneggiatura, ma trasformando, attraverso la pura improvvisazione, i profumi, i sapori, gli oggetti, i luoghi, le emozioni e gli attimi vissuti in un racconto cinematografico semplice ed essenziale.

Se in questo istante fossimo in quei luoghi vi troveremmo quasi tutti i personaggi del film, ognuno immerso nella sua vita quotidiana, nella sua realtà, ma non troveremmo tutte quelle emozioni, quei colori e quei personaggi  che appartengono a quella magica “altra” realtà rubata dagli occhi del regista, perché il cinema è pur sempre una fantastica ed emozionante finzione.

[Clicca qui per il download delle foto di scena]

[Clicca qui per il download della nota del regista]

[Clicca qui per il download del film]

 

Clicca qui per vedere il film:

[I° parte]

[II° parte]

[III° parte]

[Intervista al regista e backstage]